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Storia del giornale
"Sviluppo del giornale in Europa"
Nell'Europa continentale il giornalismo moderno nasce come conseguenza della rivoluzione francese. Il vento di libertà si espande in tutti i paesi portando via gli ostacoli allo sviluppo della stampa messi in atto dai vari governi. In Francia molte gazzette diventano quotidiane (1) , si moltiplicano e costituiscono uno degli strumenti principali della lotta politica. Accanto ai giornali rivoluzionari escono quelli monarchici e controrivoluzionari. Pochi durano a lungo e hanno prestigio come l'Ami du Peuple di Marat e il Père Duchesne di Hébert ma tutti sono venduti rapidamente, letti ad alta voce, commentati e discussi nelle assemblee. Purtroppo la libertà di stampa avrà breve durata: subentra il Terrore, i giornali controrivoluzionari vengono devastati, i giornalisti ghigliottinati, e solo col Direttorio verrà ripristinata. Sotto Napoleone la libertà di stampa viene formalmente mantenuta, ma in realtà essa risulterà astutamente strumentalizzata dal futuro Primo Console poi Imperatore, il quale non solo si approprierà del diffusissimo "Moniteur", che diverrà perciò strumento del governo, ma riuscirà altresì a controllare gli altri giornali attraverso la nomina dei direttori e la corruzione dei giornalisti.
Tuttavia gli eserciti di Bonaparte, dilagando in Europa, e abbattendo i vecchi regimi produrranno l'effetto benefico di dare una vigorosa spinta all'attività pubblicistica che da letteraria diventerà politica, battagliera e soprattutto popolare. Caduto Napoleone nemmeno la Restaurazione riuscirà, se non in piccola parte, a reprimere la diffusione della stampa, ormai divenuta quotidiana; accanto a questa si porrà quella periodica in costante continuo sviluppo.
EDIZIONI ISTITUTO DI PUBBLICISMO Theorèin - Settembre 2004 |